Cenacolo

Il Circolo della Giumenta Imbalsamata ha come scopo la promozione e la diffusione della conoscenza della “bassa” e della alta cultura equestre, che in Italia sono state colpevolmente lasciate decadere e che sono state sostituite dalle nuove mode lalliste provenienti dall'estero.

I componenti del “Circolo” condividono amore e rispetto per il cavallo, la base comune a tutti i veri cavalieri di tutti i luoghi e di ogni tempo.

Il “Circolo” è a numero chiuso, si accede per esplicito invito del Direttorio o per richiesta di adesione da parte dell'interessato che è valutata ed – eventualmente – accettata.

I Partecipanti al cenacolo danno il loro contributo in forma libera, gratuita e volontaria, lo scopo è favorire la diffusione culturale e migliorare le conoscenze del “pubblico pagante” del web che può chiedere spiegazioni e domandare di trattare argomenti specifici seguendo modalità offerte a parte.

Col tempo - speriamo - che si formerà un archivio ben delineato quale punto di riferimento dove - chi vuole - potrà accedere facilmente a temi specifici di suo interesse.

Tenteremo – da un lato - di riesumare la cultura dei carrettieri, dei cavallari, degli uomini di cavallo di un tempo e – dall'altro lato - di diffondere il pensiero dei Grandi Cavallerizzi da Xenophon a Oliveira.

Tutto questo dibattendo temi specifici affrontati da diversi punti di vista, infatti, i componenti del cenacolo sono di differenti orientamenti equestri ma tutti avranno pari dignità di espressione a patto che seguano le poche semplici norme che andiamo ad esporre, queste:

si affronta un argomento alla volta.
Mai andare O.T.
Il tema, una volta sviluppato, va sintetizzato, concluso e archiviato.
Assolutamente vietati gli attacchi personali e le provocazioni.
Chi devia da queste semplicissime regole viene cacciato immediatamente a calci in culo.

La sella Danloux.

Una ragassa in ambasce si chiede:

Qualcuno sa quali innovazioni avesse portato alla sella il generale Danloux, che ha portato il caprillismo in Francia?

Per capire bisogna sapere come erano fatte le selle inglesi prima dell'avvento di Caprilli:




Questa è una sella inglesa da parata della metà settecento.

Queste son selle inglesi dello stesso periodo.

Sella da caccia dell'ottocento: sembra una moderna sella da dressage.



Probabilmente già prima di Danloux, i quartieri erano già stati spostati in avanti per assecondare l'assetto caprilliano, Danloux di suo ci mise gli appoggi, le banane, le imbottiture per stabilizzare l'assetto sul s.o. 
Le primissime selle danloux presentavano delle caratteristiche fenditure anteriori tese ad ottenere maggior aderenza.

Tutte le selle moderne da salto sono - più o meno - "selle Danloux".

Questa è una Danloux versione Zaldi:





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Come si vede sopra, la sella inglese era già ben delineata ai tempi del La Gueriniere, ma in Francia prese a diffondersi ai primi dell'ottocento, ce ne da testimonianza il solito L'Hotte riferendo questo annedotto riguardante il conte d'Aure:


A Versailles si usavano:
la sella a piquer, che era stata per molto tempo la sola concessa agli allievi, la sella a demi-piquer, prediletta dal  visconte d'Abzac e  diverse derivazioni di quest’ultima,  fino alla sella piatta detta « à la française ».
La sella inglese non era usata.

Ora, un giorno si presentò l’occasione a d’Aure, montando in passeggiata, di provare quella sella con un cavallo dalle andature piuttosto scomode.
Si trovò del tutto disorientato e la solidità del suo assetto fu compromessa.
Umiliato, non voleva che in alcun modo un cavaliere di Versailles potesse fare meglio di lui, come era lecito  aspettarsi da un cavallerizzo del suo rango.
Pertanto si procurò una sella inglese, e, con la sicurezza che gli davano i  suoi potenti mezzi, si diede a montare – con quella sella – i cavalli più scomodi.
Fu nell’affrontare quelle tante prove, spesso  violente,che si procurò l’ernia inguinale bilaterale che lo afflisse tutta la vita, Il suo valletto fu il primo ad accorgersene, vedendolo uscire dal bagno.
Da allora in poi la sella inglese - nelle tante versioni - fu la regina delle selle per praticità, semplicità, leggerezza, nello stesso tempo il PSI cminciò a mettere la sua impronta in tutte le razze di cavalli da sella moderne.